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lunedì 23 dicembre 2013

Il Grande Sonno (Howard Hawks, 1946)

Battute e performance attoriali che brillano come gioielli, una fotografia meravigliosa e una delle trame più labirintiche mai viste prima in un film hollywoodiano: Il grande sonno è certamente il titolo più rappresentativo e mitico del genere gangster/noir.

A far diventare quest’opera un film di culto c’è, prima di tutto, Bogart nei panni di Philip Marlowe: sardonico, disilluso, ingegnoso, cinico ma anche capace di grande nobiltà d’animo. C’è poi Lauren Bacall nella sua seconda apparizione sul grande schermo assieme a Bogart, che lascia trapelare la tensione sessuale e l’affiatamento tra i due. C’è, infine, l’universo noir – costruito in quegli anni attraverso i film della Warner – fatto di ambientazioni ombrose e piovose, di cappelli di feltro e baveri alzati, di criminali da quattro soldi e ragazze facili, dove è meglio non fidarsi di nessuno e dove tutti sono bravissimi a mentire.

Il grande sonno è uno di quei film di cui si potrebbe citare a memoria ogni singola battuta e ricordare ciascun personaggio per la sua incisività, un film in cui ogni scena è un momento di piacere puro. Notevoli alcune interpretazioni femminili: il cameo di Dorothy Malone nei panni della ragazza della libreria con cui Marlowe trascorre un pomeriggio ad alta gradazione alcolica; Elisha Cook Jr. nel ruolo di Jonesy, una sempliciotta i cui sforzi di essere parte dell’azione mettono a repentaglio la vita di Marlowe, e Martha Vickers nei panni di Carmen, la sorella ninfomane della donna interpretata dalla Bacall. Rimangono memorabili anche personaggi che restano in scena pochi minuti, come il generale Sternwood (Charles Waldron), ormai ritiratosi in casa dopo una vita vissuta al massimo, o come la sfortunata Agnes interpretata da Sonia Darrin, neppure citata nei titoli di coda.

Forse è una leggenda, ma pare che nemmeno Chandler sapesse chi fosse l’assassino. Il tutto sembra un po’ esagerato (l’identità dell’omicida non è poi così difficile da decifrare), ma di certo è indicativo di come il film si basasse su una sceneggiatura intricata e densa, resa ancora più ostica dalla dittatoriale censura dell’epoca. Ad esempio, non è presente nessun riferimento esplicito al fatto che Carmen sia una tossicodipendente e che sia invischiata in un traffico di pornografia. L’intera pellicoJa è una lezione magistrale su come ottenere un film perfetto dal punto di vista stilistico, nei toni e nella capacità di coinvolgere il pubblico. Anche se non è facile star dietro ai meandri dalla trama, non ci si sente mai imbrogliati e si prova comunque grande soddisfazione davanti al finale teso e mozzafiato, uno dei momenti di violenza sottintesa più efficaci di Hollywood.

101 FILM GANGSTER a cura di STEVEN JAY SCHNEIDER


Titolo Originale: THE BIG SLEEP
Regia: Howard Hawks
Interpreti: Humphrey Bogart, Lauren Bacall, John Ridgely, Martha Vickers, Dorothy Malone, Peggy Knudsen
Durata: h 1.54
Nazionalità: USA 1946
Genere: noir
Tratto dal libro “Il grande sonno” di Raymond Chandler


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